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Ricercatori ucraini alla SUFSM

Viktoriia Nagorna e Artur Mytko hanno iniziato a lavorare presso la SUFSM il 1° giugno 2022. Sono originari di Kiev (Ucraina) e sono coinvolti nel progetto di ricerca «DigitalTwin» del settore Sport di prestazione che viene finanziato dal Fondo nazionale svizzero (FNS).

29.06.2022 | SUFSM, Christa Grötzinger

Ukrainische Forschende vor dem Schild der Hochschule Lärchenplatz in Magglingen

 

Viktoriia Nagorna e Artur Mytko, entrambi con un dottorato di ricerca in scienze dello sport e lei anche  professoressa straordinaria  di educazione fisica presso l’Università nazionale dell’Ucraina a Kiev, sono due dei circa 100 ricercatori che hanno lasciato il proprio Paese a causa della guerra e sono ora impiegati in progetti di ricerca presso scuole universitarie svizzere. A tale scopo, il FNS ha messo a disposizione altri 9 milioni di franchi svizzeri che nel frattempo sono stati utilizzati.

E ora sono qui: Viktoriia e Artur, cordiali e disponibili a parlarci della loro situazione; in realtà, se non ci fosse la guerra nel loro Paese, continuerebbero a vivere a Kiev insegnando e occupandosi di ricerche presso l’Università nazionale dell’Ucraina. I due sono sposati, hanno tre figli e giorno dopo giorno affrontano la nuova vita in Svizzera con lo status S, piena di ostacoli e infinite pratiche burocratiche in una lingua straniera. Hanno parecchia carne al fuoco: sistemarsi nel nuovo appartamento, prendersi cura dei bambini, iscriverli a scuola o all’asilo nido, integrarsi nel progetto, mantenere i contatti con i parenti e i conoscenti rimasti a casa, e così via. Tuttavia sono molto grati del sostegno che ricevono in Svizzera e in particolare a Macolin, nonché di avere la possibilità di continuare a lavorare nell'ambito della ricerca.

La strada per la Svizzera

Tre settimane dopo lo scoppio della guerra e il bombardamento di Kiev, la famiglia, comprese la madre e la sorella di Viktoriia, è fuggita precipitosamente in auto in Lettonia. Alcune settimane dopo, su suggerimento di un parente, si sono messi in contatto con la BFH che mediante un sito Internet appositamente creato elencava le opportunità di lavoro per i rifugiati ucraini. Tra questi figuravano i due progetti del FNS attualmente in corso presso la SUFSM: «DigitalTwin» e «Mental Health». Viktoriia e Artur hanno presentato il loro dossier e poco dopo Silvio Lorenzetti, responsabile del settore Sport di prestazione, li ha contattati. E così ora si trovano in Svizzera.

Ampio background nella ricerca

Viktoriia e Artur sono versatili: campioni ucraini di biliardo, allenano la squadra nazionale del loro Paese – compito quasi impossibile al momento. Anche molti giocatori sono fuggiti sparpagliandosi in tutta Europa. Ciò che motiva Viktoriia e Artur è il rapporto teoria-pratica: in quanto ricercatori di scienze dello sport, ex sportivi di punta e allenatori, cercano di integrare i risultati della loro lavoro di ricerca nell'attività come allenatori. Nella fattispecie si tratta della gestione e dell'ottimizzazione dell'allenamento, degli aspetti specifici della performance femminile e del suo monitoraggio, nonché degli aspetti fisici e psicologici. Dalla conversazione emerge chiaramente l’ampio background e il grande impegno dei due ricercatori nell’attuale progetto «DigitalTwin». Al di là del progetto, si prevede un entusiasmante scambio a livello professionale. Viktoriia e Artur: laskavo prosymo – benvenuti alla SUFSM!

Il progetto del FNS «DigitalTwin»

Il progetto di ricerca «DigitalTwin» mira ad aumentare l'efficienza e la sicurezza dell'allenamento della forza. A tal fine, i ricercatori stanno ulteriormente sviluppando e convalidando modelli computerizzati biomeccanici e metodi di misurazione mobili. Il progetto quadriennale è finanziato dal Fondo nazionale svizzero (FNS). Il gruppo specializzato Tecnologia dello sport collabora con l'Istituto di biomeccanica (IfB) del Politecnico federale di Zurigo (ETH) e con il Swiss Center for Musculoskeletal Imaging (SCMI) del Balgrist Campus di Zurigo. Ulteriori informazioni (disponibili in tedesco, francese e inglese).


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