Nazionale femminile: anche Pia Sundhage sbarca a Macolin in vista della preparazione
A metà maggio, la nuova allenatrice della nazionale di calcio femminile, Pia Sundhage, ha visitato per la prima volta il Centro sportivo nazionale di Macolin. Dopo un iniziale sopralluogo degli impianti di allenamento, riabilitazione e rigenerazione che la squadra nazionale utilizzerà durante la settimana di campo prevista a inizio giugno, l'allenatrice ha avuto modo di conoscere le specialiste e gli specialisti competenti dell'Ufficio federale dello sport UFSPO.
Pia Sundhage, che ha assunto l'incarico all'inizio dell'anno, è abituata alle migliori condizioni di allenamento. Prima di approdare in Svizzera, la 64enne svedese ha infatti guidato le principali squadre di calcio femminile tra cui le nazionali di Svezia, Brasile e Stati Uniti in tornei di portata internazionale.
Ora la sua nuova sfida consiste nel preparare le atlete svizzere per gli Europei del prossimo anno che si disputeranno in casa. La prima fase della preparazione si svolgerà proprio a Macolin, dove, dal 27 maggio al 5 giugno, le giocatrici elvetiche si alleneranno in vista di due test match internazionali contro l'Ungheria.
Condizioni di allenamento ottimali e discussioni intense
Pia Sundhage ha visitato il Centro sportivo di Macolin insieme a Marion Daube, direttrice Calcio femminile dell'Associazione svizzera di Football (ASF). Accompagnate da alcuni specialisti della Scuola federale dello sport di Macolin (SUFSM), le due visitatrici hanno ispezionato i campi da calcio alla End der Welt e la relativa sala pesi dove le giocatrici avranno la possibilità di effettuare il riscaldamento. L'allenatrice della nazionale si è detta soddisfatta sia del numero di porte presenti in loco, sia delle condizioni del campo e delle proposte presentate dal personale dell'UFSPO per prepararlo in maniera ottimale in vista delle sessioni di allenamento.
Una volta terminato il giro degli impianti della End der Welt, le due rappresentanti dell'ASF hanno proseguito la visita nel nuovo edificio «Lärchenplatz», in particolare nei locali della fisioterapia, dove è seguito un intenso scambio di opinioni che ha coinvolto tutti i fisioterapisti presenti. Si è parlato in particolare delle modalità di prevenzione degli infortuni delle atlete e del ruolo svolto dalla registrazione e dall'analisi dei dati fisici. Tra le altre cose, l'allenatrice della nazionale di calcio femminile si è pure informata sulla possibilità di effettuare test di screening preventivo, strumento che aveva imparato a conoscere durante la sua precedente esperienza in Brasile.
Un nuovo settore per la rigenerazione
Sebbene le ricerche nel campo della rigenerazione siano ancora solo agli inizi, l'importanza di questo processo per il raggiungimento di buone prestazioni sportive è già ampiamente nota. Durante il sopralluogo del nuovo edificio della SUFSM le due visitatrici hanno anche fatto tappa nel settore Rigenerazione, riservato ad atlete e atleti che praticano sport di prestazione dove, oltre alle vasche appositamente studiate per l'allenamento riabilitativo, sono state istallate anche vasche di acqua calda e fredda per la rigenerazione dopo l'allenamento.
Insomma, il luogo ideale in cui concludere le lunghe giornate durante il campo di allenamento, ma anche una piacevolissima sorpresa per le giocatrici, che a Macolin avevano già svolto la preparazione per gli ultimi Campionati del Mondo, prima ancora che il nuovo edificio venisse inaugurato.




